Se il fiano ha riflessi verdi, specie in gioventù, e il greco va verso sfumature aranciate, il colore della falanghina è il giallo.
Nei giorni scorsi ho pubblicato nelle stories del profilo Instagram di Falanghina Republic una foto riportante i colori dei “mosti ottenuti dalla pressatura soffice” delle 3 varietà a bacca bianca più importanti della Campania: falanghina, fiano e greco (in ordine alfabetico, ma anche di rilevanza per l’ambito territoriale di questo blog). 😀
Lo stesso pay-off di Falanghina Republic avrebbe (forse) potuto essere d’aiuto: i mosti di falanghina sono caratterizzati da più intense tonalità di giallo, a differenza di quelli a base fiano, che hanno generalmente “un colore giallo paglierino con riflessi verdi“, e di quelli da uve greco, che vanno invece verso il giallo-arancio e sono decisamente più sensibili all’imbrunimento ossidativo*.
Due curiosità, per concludere.
La prima è che la foto è tratta dal libro “Colori, odori ed enologia del Fiano” a cura del professore Luigi Moio, pubblicato nel 2012 dalla Regione Campania. In realtà, l’Assessorato all’Agricoltura ha edito anche altri due volumi dedicati rispettivamente ad aglianico e falanghina, ma purtroppo non sono mai riuscito ad averli.
La seconda, più frivola, è che soltanto il 20% di chi ha inteso rispondere alla domanda che ponevo nelle stories ci ha effettivamente preso, individuando correttamente i mosti di falanghina (immagine n. 2, al centro).
Ora si dovrebbe capire meglio perché Falanghina Republic è “dove governa il giallo”.
* sostanzialmente derivante da bassi livelli di glutatione, una “molecola con azione antiossidante che rapidamente reagisce con i prodotti di ossidazione dei fenoli (chinoni) e forma un prodottore icolore chiamato prodotto di reazione dell’uva (GRP)“.