Più che per l’esordio nella blogosfera vinosa di Falanghina Republic, il 16 febbraio 2019 sarà ricordato come il giorno di Sannio Falanghina. Città europea del vino 2019. Si svolgerà oggi, infatti, la cerimonia inaugurale di cui tanto s’è parlato ultimamente, soprattutto per via del “balletto” -ha scritto qualcuno- sulla location.
Tra Napoli e Benevento, alla fine l’ha spuntata la cittadina sannita, cui spetta di diritto il titolo di “capoluogo morale”. E così sarà l’antico complesso monastico di San Vittorino a fare da cornice al “passaggio del testimone“ tra le città portoghesi di Torre Vedras e Alenquer e le 5 città di Sannio Falanghina: Castelvenere, Guardia Sanframondi, Sant’Agata dei Goti, Solopaca e Torrecuso.
Mi piaceva l’idea di legare a questa data la proclamazione di una virtuale repubblica fondata sulla falanghina e non è perciò un caso che Falanghina Republic faccia il suo debutto oggi, proprio a voler rinsaldare il mio legame affettivo con questa fantastica terra sannita.
Sannio, ma non solo
Ovviamente non sarà soltanto il Sannio protagonista, perché -non c’è da dimenticarlo- la falanghina è l’uva più diffusa della Campania. Presente in tutte e 5 le province, è autorizzata in molte delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche protette della regione. Non solo, è pure idonea alla coltivazione nel Centro Italia e in altre zone del Mezzogiorno: dall’Umbria alla Basilicata, fino alla Puglia, persino in Sardegna.
Un’uva versatile, lo avrete sentito dire migliaia di volte, che ben si presta alle più svariate tipologie di vinificazione (non c’è cibo che non si possa accompagnare con un buon calice di falanghina), ma che paga ancora lo scotto di scellerate politiche commerciali, nemmeno del tutto debellate, e la cui reputazione è stata talvolta svilita dalle azioni degli stessi soggetti che avrebbero dovuto averne a cuore le sorti.
E invece la falanghina merita diritto di cittadinanza nel mondo delle grandi uve bianche. Seguitemi, vi farò scoprire i suoi volti, le sue vigne, i suoi piccoli grandi vini.
Ci si vede in giro! Calice in mano, mi raccomando. 😉