Falanghina del Sannio: il vino fermo e lo spumante di Rossovermiglio

Rossovermiglio, Falanghina del Sannio

Rossovermiglio, l’azienda dei coniugi Mariateresa De Gennaro e Piero Verlingieri, propone 3 diverse interpretazioni della falanghina: vino spumante, fermo e passito.

È successo che son passati già 4 anni dalla mia unica visita all’azienda Rossovermiglio. A quanto pare, insomma, se si eccettuano alcuni veloci passaggi in cantina, mi sono forse adagiato su quel «tanto sono a due passi da casa»… 😉

Capirete dunque che è stato curioso incontrare di nuovo Mariateresa De Gennaro in trasferta: non a Paduli, dove abitiamo entrambi, bensì a Roma, in occasione del Focus sui vini della Campania organizzato da Gowine.

Ho riassaggiato tutta la batteria dei vini e, in particolare, 2 delle 3 etichette a base falanghina. Più bianchi che rossi, per la cronaca, a dispetto di un nome – Rossovermiglio, appunto – che racconta una storia famigliare da sempre legata alla produzione di uve a bacca nera, prima di essere “rinnegata” da Piero Verlingieri, che nel 1992, pochi anni dopo il suo ingresso in azienda, piantò le tradizionali uve bianche della Campania: falanghina, fiano e greco.

La foto di copertina ritrae proprio Mariateresa, moglie di Piero, mentre mesce i suoi vini e racconta con orgoglio gli sforzi profusi sin qui: «facciamo tutto noi, spumante compreso, solo e soltanto con le uve di cui ci prendiamo cura direttamente».

i vini

La Falanghina del Sannio Frenesia Brut (**), a mio avviso, è forse l’etichetta che ha fatto i maggiori passi in avanti. Si tratta di uno “charmat lungo” che già non mancava di una sua piacevolezza: la sensazione ora è che ci sia una dolcezza più misurata con le solite buone doti di acidità e sapidità. Non è ancora “il mio vino“, eh, ma è una bollicina che piace e ben si presta a tante occasioni di consumo.

La versione ferma, Falanghina del Sannio 2019 (***), si conferma invece a buoni livelli. Non andate alla ricerca di chissà quale complessità né di particolare esplosività dei profumi: quello nel calice è un bianco semplice, ma solido e ben orchestrato, con un sorso efficace, di discreta finezza e piacevolmente acido.